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lunedì 13 gennaio 2014

Un'altro 29enne suicida, tra l'indifferenza dello Sato

Gabriele Cipolla, 29enne residente ad Oltrona al Lago di Gavirate, è uscito da casa allontanandosi con la sua auto, una citroen Zx SW. Non si hanno più tracce di lui...


Un'altro 29enne suicida, tra l'indifferenza dello Sato
Gabriele Cipolla
 
 
Gabriele, appassionato di musica, si è allontanato da casa la sera del 7 gennaio dicendo che doveva andare a suonare con la sua band. Ma il suo basso lo aveva lasciato a casa ed anche il suo cellulare, di lui nessuna traccia e non si è fatto più sentire.

I famigliari preoccupatissimi e gli amici lo hanno cercato ovunque. Hanno lanciato messaggi di ricerche anche su Facebook e diffuso volantini con la sua foto e quella della sua macchina. La preoccupazione per il giovane però, saliva di ora in ora. E' sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle - racconta la famiglia - che, sporge denuncia presso i Carabinieri, della scomparsa del loro figlio, descrivendo i dettagli dell'abbigliamento indossato quando uscì, per l'ultima volta di casa.

Gabriele è stato trovato la sera dello scorso 9 gennaio, una pattuglia dell'arma ha rinvenuto il corpo senza vita di Gabriele Cipolla a bordo della sua autovettura, parcheggiata a bordo strada sulla Sp45, in una zona boschiva, direzione Castello Cabiaglio.

Nessun segno di violenza sul corpo, l'estremo gesto di un giovane; suicidatosi dopo aver scritto di suo pugno alcuni biglietti, che sono stati trovati dai militari all'interno della vettura, sui quali - il bravo ragazzo, elettrotecnico, amante della musica - spiega i motivi che lo hanno portato a tanto: non riusciva a trovare lavoro e pertanto, non vedeva un futuro. Inutile l'intervento sul posto del 118 che inviato ambulanza e automedica.

LA MADRE: <<Mio figlio ucciso dall'indifferenza>>. Ucciso dall’impossibilità di trovare un lavoro e da tutti quei no che gli impedivano di vedere un futuro davanti a sé. «Mio figlio l’ha ucciso l’indifferenza» ribadisce il padre di Giuseppe Cipolla. E noi sappiamo di quale indifferenza parlano, a cosa e a chi si riferiscono...!

IL PADRE: «Il mio bambino taciturno, concreto, che sapeva dare importanza e valore al lavoro». Lavoro che Gabriele cercava disperatamente. E non lo trovava, finendo in un vortice di disagio e malessere. «Negli ultimi mesi si era chiuso: le porte in faccia fanno male. Tanto male». Un giovane intelligente, capace di immaginarsi un futuro, ma nessuno gli ha un’occasione. «Mandava curriculum in continuazione. Faceva colloqui uno dopo l’altro. Gli dicevano sempre: le faremo sapere. Ma poi non richiamavano mai». Era orgoglioso e voleva rendersi indipendente. «Io ho la mia pensione. Ma che sistema è quello che impedisce a un ragazzo di 29 anni di trovare un impiego e andare avanti?» conclude il padre. (tratto da: Provincia di Varese)

Dunque, un altro omicidio di Stato.... Questo il mio personale commento.

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