Megamenu

01 02 03 04 05 06 07 08 09

THE NEST - NEWS

tag foto 1 tag foto 2 tag foto 3 tag foto 4 tag foto 5 tag foto 6 tag foto 7 tag foto 8 tag foto 9

giovedì 5 dicembre 2013

La Corte delegittima il parlamento. Nuova legge o urne


Grillo e Forza Italia: "I partiti, Letta e Napolitano non hanno più nessuna legittimità". Ma è veramente così o bisogna attendere la lettura delle motivazioni per capire le intenzioni della Corte?
 
Corte Costituzionale
"La toppa è peggio del buco". Così Roberto Calderoli, 'padre' del porcellum commenta alla telefonata di Belpietro la sentenza della Consulta. "Ora sono delegittimati Parlamento, Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale stessa" spiega.

"A questo punto siamo in una assenza di legge elettorale: è stato fatto apposta per far vivere il governo Letta sine die" aggiunge. Tutto ciò "e' un anticorpo rispetto alle primarie di domenica, con Renzi che intende andare al voto con la vecchia legge elettorale, così come Berlusconi e Grillo. Così la Corte ha stabilizzato tutti".

La Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sul Porcellum scrive l'Ansa , ha dichiarato illegittimo sia il premio di maggioranza senza soglia sia le liste bloccate.

La Corte costituzionale - si legge in una nota - ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l'assegnazione di un premio di maggioranza - sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica - alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali "bloccate", nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una preferenza.

"Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali". Lo afferma la Consulta, dopo aver bocciato il Porcellum.

L'efficacia della sentenza della Corte Costituzionale sulla legge elettorale decorrerà dal momento in cui le motivazioni saranno pubblicate. Lo fa sapere la Corte in una nota.

Epifani, subito nuova legge - ''La decisione della Consulta era ampiamente attesa, anche se è sempre bene aspettare di leggere le motivazioni. Noi l'avevamo detto. Ora la si smetta di mettere freni di ogni tipo e nel tempo più rapido possibile si arrivi a una nuova legge per assicurare correttezza della rappresentanza e il principio di governabilità''. Così Guglielmo Epifani.

Alfano, decisione ottima, ora nuova legge - Quella della Consulta sulla legge elettorale per Angelino Alfano è "una decisione ottima". "A questo punto non ci sono più pretesti, non c'è più alibi per alcuno: si deve procedere con urgenza a cambiare la legge elettorale". Per il Nuovo Centro Destra la nuova legge elettorale deve avere "due obiettivi fissi: il mantenimento del bipolarismo e la restituzione ai cittadini del diritto di scegliere il proprio deputato o il proprio senatore", ha detto Alfano arrivando al Parlamento Europeo dove incontra il presidente del Ppe, Joseph Daul.

Franceschini, spinta ulteriore riforma - La decisione della Corte Costituzionale sul Porcellum "spinge ancora di più il Parlamento ad approvare una legge elettorale che funzioni e dia stabilità al Paese". Così il ministro Dario Franceschini, interpellato dall'ANSA a Montecitorio.

Grillo, Mattarellum e subito al voto - "I partiti, Letta e Napolitano non hanno più nessuna legittimità. Sono figli illegittimi della Repubblica. Si torni al Mattarellum, si sciolgano le Camere e si vada al voto. Non ci sono alternative". Così Beppe Grillo sul suo blog.

Brunetta, subito elezioni - "La sentenza della Consulta, dichiarando incostituzionale il Porcellum, delegittima politicamente chi siede oggi in Parlamento. Nessuno escluso". Lo dice Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia che quindi aggiunge: "conseguenza moralmente impegnativa, per sanare il contrasto tra realtà di fatto e diritto costituzionale, sono le elezioni da indire il prima possibile, con una nuova legge elettorale da approvare al più presto, limitandosi a dare esecuzione alla sentenza".

Zanda, da sentenza indicazioni a Parlamento - "Il Porcellum era evidentemente incostituzionale. Lo avevamo sempre detto. La Consulta lo ha sancito. Ora le motivazioni della sentenza daranno indicazioni precise al Parlamento per individuare la strada della nuova legge elettorale che serve all'Italia". Lo ha detto ai giornalisti Luigi Zanda, presidente del gruppo del Pd al Senato.

Quagliariello, essenziale riforma complessiva - "Attendiamo di leggere le motivazioni. Quanto già emerso autorizza a dire che da domani una riforma complessiva delle istituzioni, a cominciare dal bicameralismo e dalla riduzione del numero dei parlamentari, che comprenda anche la legge elettorale, è ancora più essenziale. Senza questo non si va da nessuna parte". Così il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, commenta la decisione della Corte costituzionale.

Nessun commento:

Posta un commento



BREAKING NEWS 
BREAKING NEWS END